David "Deacon" Jones, Hall of Fame e, probabilmente il più grande defensive end nella storia della NFL, è morto lunedi scorso, all'età di 74 anni, nella sua casa di Anaheim Hills, in California.
Specializzato nei sack, di cui pare inventò il nome ("sacking the quarterback"), iniziò la carriera in NFL nel 1961, scelto al 14mo giro dagli allora Los Angeles Rams, dopo la carriera universitaria spesa tra South Carolina e Mississippi Valley State, e nei Rams passò praticamente tutta la carriera (11 stagioni). Jones è stato selezionato per sette Pro Bowl consecutivi con i Rams dal 1964 al 1970, a cui si somma quello del 1972.
Per lui si sono spesso sprecati gli aggettivi, ma i numeri che è riuscito a produrre nella sua carriera fanno di lui un giocatore difficilmente avvicinabile: due volte NFL Defensive Player of the Year, è stato soprannominato "Il Segretario della Difesa" dai tifosi dei Rams, e successivamente "Defensive End del secolo" da Sports Illustrated nel 1999. L'ex coach dei Rams George Allen, etichettò Jones come "il più grande defensive end del football moderno" mentre il Los Angeles Times lo selezionò come "il miglior Rams di sempre" e con una carriera chiusa nel 1974, Jones è stato inserito nella Pro Football Hall of Fame già nel 1980.
Jones, che ha dimostrato di essere uno dei giocatori più "inscalfibili" nella storia della NFL, mancando solo in cinque partite (di cui quattro consecutive nel 1971) durante la sua carriera pro lunga 14 anni - fu poi ceduto ai San Diego Chargers nel 1972 togliendosi lo sfizio di tornare al Pro Bowl nel 1972 e guadagnandosi i galloni di capitano anche nella squadra della baia. Jones ha infine terminato la sua carriera nel 1974 con i Redskins.
Un grosso neo rimane sulla sua carriera, che però non dipende da lui, ovvero le statistiche su quelli che lui contribuì a definire sacks, che iniziarono ad essere tenute solo dal 1982, il che vuol dire che non si hanno numeri della sua specialità prediletta. Secondo la media guide dei Rams, Jones avrebbe mandato a tabellino 159,5 sacks con la franchigia e 173,5 nella sua carriera. Sette anni in doppia cifra e primo lineman difensivo a superare i 100 tackle in una stagione (1967).
NFL.com ha recentemente riportato due brevi ma splendidi ritratti di questo uomo che ha saputo essere splendido atleta e poi uomo sensibile ai problemi della propria comunità, avviando la Deacon Jones Foundaton. Il primo è di Kevin Demoff, COO and executive vice president dei Rams:
"Deacon Jones was one of the rare players who changed the way the game was played, in this day and age, the term 'great' is often overused, but it only begins to describe Deacon Jones as a player and person. His combination of God-given talent and relentless effort made him one of the greatest players to ever put on an NFL uniform. His spirit, laughter and gentle nature off the field made him a friend to all. Deacon was a legend in every sense of the word, and he'll truly be missed by the Rams, our fans and the NFL community".
Il secondo è di colui che ne ha preso virtualmente il posto dopo quasi trent'anni, Chris Long figlio di Howie Long:
"The thing we've got to remember being players in this era is to really respect the game 'back when,' because those guys could really play, Deacon Jones is a perfect example. This whole league and everybody in this game should honor the past and the players who played in that era. Those guys paved the way for us."
Jones inoltre è passato alla storia per aver composto con Merlin Olsen, Rosey Grier e Lamar Lundy quello che fu poi chiamato "Foursome Fearsome", una delle più famose linee difensive nella storia della NFL. In realtà la dicitura Foursome Fearsome era già stata usata per altre linee difensive, la prima di queste era stata quella dei Giants del 1957 di cui faceva parte Grier, quest'ultimo si era poi trasferito a Los Angeles nel 1963 andando a comporre la defintiva e più conosciuta versione del Fearsome Foursome. Grier chiuse la carriera con i Rams nel 1966, ma la linea continuò a rimanere la più temibile fino all'inizio degli anni '70. Di questo fenomenale quartetto, dopo la morte di Jones, rimane oggi il solo Grier, ottantenne, dopo la morte di Olsen nel 2010 e di Lundy nel 2007.
Sembra scontato dirlo, ma i grandissimi campioni continuano a giocare assieme anche dopo averci abbandonato.
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